In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Gv 16,23b-28
qui il testo: bit.ly/33KvAJC
SENTIRSI ASCOLTATI
“Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena”… Noi, di solito, di questa frase di Gesù ci fermiamo alla prima parte, anzi siamo anche un po’ critici, perché ci sembra che Dio non sia poi troppo fedele a questa promessa di Gesù. Infatti, non sempre dopo aver chiesto abbiamo ottenuto a seconda delle nostre domande. Proviamo invece a fermarci alla seconda parte e forse ci sarà anche più chiara la prima.
La preghiera è “perché la nostra gioia sia piena”. Gesù vuol dirci che la preghiera non è una specie di tributo che dobbiamo dare a Dio. Non è neppure solo una contrattazione per ottenere il più, al minor prezzo. La preghiera è un rapporto di amore con Qualcuno che ci ama. E’ la gioia di poter stare a tu per Tu con Dio. Di sentirci ascoltati, amati da Lui.
Ma il segreto della preghiera sta in quel “nel mio nome” che ci suggerisce Gesù. Non si tratta certo di una formula magica o una parola d’ordine, per cui basta dire “Gesù” e si aprono tutte le porte. Chiedere nel nome di Gesù significa, piuttosto, essere in un rapporto profondo con Lui per cui assumiamo la sua mentalità, il suo modo di vedere le cose, le sue priorità. Quindi, significa chiedere quello che Gesù chiederebbe e come lui lo chiederebbe: con la stessa fiducia. Ma soprattutto significa rivolgerci a Dio chiamandolo “Abbà!”, come faceva Gesù.
“Signore, insegnami a pregare!”
don Nino Prisciandaro
Sorgente: <a href="Sentirsi ascoltati – Vangelo e Vita“>Santa Maria della Stella Terlizzi