Davanti al vuoto – Vangelo e Vita

Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti.
Gv 20,11-18
qui il testo: bit.ly/3wD5ipV
DAVANTI AL VUOTO
Maria di Magdala è lì fuori dal sepolcro vuoto. L’immagine rende bene l’idea della nostra posizione esistenziale quando ci troviamo nella sofferenza: ci sentiamo tagliati fuori, esterni alle cose, come se non ne riuscissimo a raggiungere il significato più profondo. Non a caso il dolore ci spinge a smettere di vivere e ci fa invece sopravvivere. Cioè letteralmente “vivere sopra” le cose. Sopravvivere è non riuscire più a stare dentro, ma solo fuori.
Maria di Magdala non può ancora sapere che proprio quel sepolcro vuoto rimarrà il segno più tangibile della resurrezione di Gesù. Per lei quel sepolcro vuoto è solo l’ennesimo segno di dolore.
Eppure Maria di Magdala ci dà una lezione immensa: ella rimane lì davanti a quel vuoto. Non scappa. Non edulcora quella esperienza tanto terribile.
Noi, molto spesso, non sopportiamo il vuoto, e pur di non sentirlo siamo disposti a riempirlo con qualunque cosa. Mentre un’esperienza decisiva, nella vita spirituale, è abitare il vuoto che tante volte si affaccia dentro il nostro cuore. Abitarlo con l’ostinazione dell’amore. Abitarlo come la Maddalena.
“Signore, donami di cercarti e di credere in Te anche quando sono svuotato dalla tristezza.”
don Nino Prisciandaro

Sorgente: <a href="Davanti al vuoto – Vangelo e Vita“>Santa Maria della Stella Terlizzi

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