Il funzionario del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli rispose: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino.
Gv 4,43-54
qui il testo: bit.ly/3tgYmfs
CREDETTE E SI MISE IN CAMMINO
Questa volta non è servita neppure la presenza fisica di Gesù perché si operasse il miracolo. Usando una metafora tecnologica potremmo scherzosamente parlare di un miracolo wireless! Niente fili, nessun collegamento fisico: tutto è avvenuto a distanza.
E proseguendo su questo livello di metafora pensiamo ai pagamenti NFC. Ormai da tempo esiste questo tipo di pagamento attraverso smartphone. Basta avvicinarsi alla cassa con un cellulare adatto e con un semplice click paghi la spesa. Niente più contanti, nessun portafogli da aprire, nessuna tessera da strisciare o ricevute da firmare. Verrebbe da pensare: ma quanto siamo bravi, per le cose di questo mondo, a strutturare il discorso della fiducia! Dal baratto, dove toccavamo con mano cosa ci davano, alle banconote dove qualcosa in mano avevamo, ora non prendiamo e non tocchiamo nulla. Ci fidiamo di un cellulare!
E allora, perché non ci fidiamo di Dio? Perché abbiamo sempre bisogno di segni? Non ci garantisce Dio con la sua parola? E non ci ha forse già acquistato a caro prezzo, non un prezzo virtuale ma ben reale, il prezzo del suo sangue? E tutto questo non vale di più di un pagamento digitale?
Davvero bravo il funzionario del re a fidarsi di una parola. Davvero una grande testimonianza di fiducia!
“Signore Gesù, aumenta la mia fede.”
don Nino Prisciandaro
Sorgente: <a href="Credette e si mise in cammino – Vangelo e Vita“>Santa Maria della Stella Terlizzi