«Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Mc 8,14-2
qui il testo: bit.ly/3rQu8iC
SAZI E DISPERATI
Il lievito è ciò che fa fermentare la pasta. Ognuno di noi ha qualcosa che gli fermenta la vita, che le dà spessore, che la trasforma in una cosa piena di gusto. Ma non tutti i lieviti sono buoni. A volte ci sono cose che fermentano la nostra vita, ma anziché darle uno spessore di gioia, lasciano solo insoddisfazione. Cose che trasformano la vita in rabbia e rancore, e non in pienezza e dono.
E Gesù raccomanda ai suoi di tenersi lontani da quei lieviti. Quello dei farisei che è l’ipocrisia, cioè l’apparenza, una vita giocata sull’esteriorità. E quello di Erode, che vede in Dio un concorrente, che pensa che Dio gli voglia rubare il posto.
Ma i discepoli non capiscono veramente fino in fondo, troppo presi dalla mancanza di pane.
È una raccomandazione che giunge a ciascuno di noi: siamo preoccupati più del pane che del senso della vita. È questo che molto spesso ci rende “sazi e disperati”.
Eppure ai discepoli sarebbe semplicemente bastato ricordare che cosa, poco tempo prima, Gesù aveva compiuto nella moltiplicazione dei pani. Questa sorta di amnesia del bene ricevuto ci fa vivere male il presente.
“Saziaci al mattino con la tua grazia.” (Sal 89)
don Nino Prisciandaro
Sorgente: <a href="Sazi e disperati – Vangelo e Vita“>Santa Maria della Stella Terlizzi