La storia della Parrocchia Madonna della Rosa

 

La parrocchia Madonna della Rosa

Con decreto vescovile, l’8 settembre 1977 il compianto mons. Aldo Garzia erigeva la parrocchia Madonna della Rosa affidando la cura a don Giovanni Corrieri, primo amministratore.

Uno sguardo nel passato

Con bolla 15 settembre 1977, il Vescovo mons. Aldo Garzia nominava il rev.do Can. don Giovanni Corrieri primo Vicario Economo della parrocchia.

Il quartiere si configurava dai colori dei palazzi: i palazzi bianchi, quelli di Via Serao e quelli verdi di via Ungaretti; il resto era desolazione e abbandono periferico.
La Cappella di Via Bitonto costituiva l’unico punto di riferimento per la celebrazione della Messa e l’incontro col parroco. Il disagio della distanza e della pericolosità della strada provinciale per Bitonto, nonché il modesto numero degli abitanti della zona, concorrevano ad isolare la parrocchia e la nascente comunità.

Con bolla 1° settembre 1981, il Vescovo mons. Aldo Garzia nominava il rev.do Sac. don Ignazio Pansini primo parroco della parrocchia.

L’entusiasmo del nuovo parroco e il lento ma significativo incremento della popolazione, costituirono la base per la fisionomia di una vera parrocchia nonostante pesasse la mancanza di strutture adeguate. Con un piccolo locale nel centro abitato si creò un ufficio parrocchiale ed un riferimento sicuro per l’intero quartiere. La presenza di un gruppo scout e del monimento “Vivere In” fu per quegli anni di forte incoraggiamento e di entusiasta animazione. Il passaggio del testimone determinò un altrettanto profondo cambio di prospettiva.

Con bolla 30 settembre 1989, il Vescovo mons. Antonio Bello nominava il rev.do Sac. don Girolamo Samarelli parroco.

L’esordio del nuovo parrocato fu caratterizzato da una specie di “squallore” pastorale: i gruppi preesistenti ed i collaboratori erano scomparsi; le certezze minime erano inesistenti. Si trattò di una vera sfida. E come in tutte le sfide, non mancarono un pizzico di spregiudicatezza e di incosciente coraggio.
Fu trovato un grande locale in fitto, allestita una chiesa ed organizzati i locali di ministero. Da pochi ragazzi, la catechesi si animò di presenze numerose e la partecipazione ai sacramenti cominciò a diventare significativa. La parrocchia cominciava a prender volto fino alla consapevolezza di dover progettare un nuovo complesso parrocchiale che desse vigore al quartiere che si andava sempre più ingrandendo e spazi per vitalizzare la testimonianza cristiana.
Si passò, così, ad un nuovo capitolo:
la progettazione del nuovo complesso parrocchiale.

 

 

Sorgente: Madonna della Rosa Molfetta

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