Anche quest’anno l’AC diocesana propone un’ iniziativa per la consapevolizzazione circa l’utilizzo dei social network e,in generale, delle nuove tecnologie. Comunicare è… dare un significato alla condivisione di un pensiero, di una riflessione, di un video, di un immagine in rete. Tutto ciò serve al relazionarsi, a raccontarsi, a insegnarsi, ad aprirsi al confronto,all’ interazione con tanti altri, diversi da noi. Il rischio è che spesso ciò che viene trasmesso, viene raccontato ai quattro venti, stravolto nel significato,riusato da chiunque. Con i ragazzi della fascia 12-14 di tutte le parrocchie di Terlizzi hanno condiviso due momenti per riflettere sull’ ambiguità dei mezzi di comunicazione . Hanno riflettuto sulla storia di un ragazzo, Gaetano, che viene preso in giro dai compagni di classe che organizzano scherzi per deriderlo, attraverso il pc ed sms. I ragazzi ragionano sul possibile intervento da parte degli adulti, genitori o insegnanti nella situazione o su una possibile risoluzione cercando di includere Gaetano in iniziative comuni. Essi cercano di individuare un identikit del bullo e della vittima analizzando il comportamento, l’aspetto fisico, il linguaggio e l’approccio verso le persone. La campagna
verrà continuata all’ inizio del prossimo anno associativo, coinvolgendo se possibile anche i genitori degli aderenti.
L’equipe educatori
Sorgente: Crocifisso Terlizzi